martedì 7 giugno 2011

Io non ho nulla da dire

Aver qualcosa da dire nel mondo a se stessi, alla gente. Che cosa ? Non so veramente perché io non ho nulla da dire. Eye Che cosa ? Io non so veramente. Ma ci son quelli che sanno. Io no- lo confesso a mio danno- non ho da dir nulla ossia niente. Perché continuare a mentire, cercare d’illudersi ? Adesso ch’io parlo a me mi confesso: io non ho niente da dire, eppure tra tante persone, tra tanti culti colleghi io sfido a trovar chi mi neghi d’aver questa o quella opinione, e forse mia madre, la sola che veda ora in me fino in fondo, è certa che anch’io venni al mondo per dire una grande parola. Gli amici discutono d’arte, di Dio, di politica, d’altro: e c’è chi mi crede il più scaltro perché mi fo un poco in disparte; qualcuno vorrebbe sentire da me qualcosa di più. “Hai nulla da aggiungere tu ?” “Io, no, non ho niente da dire.” E’ triste. Credetelo, in fondo, è triste. Non essere niente. Sfuggire così facilmente a tutte le noie del mondo. Sentirsi nell’anima il vuoto Quando altri più parla e ragiona. Veder quella brava persona imporsi un gran compito ignoto. E quelli che chiedono a un tratto: “Che avresti tu detto al mio posto ?” “Io….Non avrei forse risposto…. Io….mi sarei finto distratto…” Non aver nulla, né mire, né bei sopraccapi, né vizi; osar fino in mezzo ai comizi: “No, sa ? Non ho niente da dire.” Ed esser creduto un insonne, un uomo che veglia sui libri, un’anima ardita che vibri da tutto uno stuolo di donne. “Mi dica, sua madre che dice ? Io so dai suoi libri che adora sua madre. Nevvero signora ? nevvero che è tanto felice ? Un figlio ! Vederlo salire, seguirne il pensiero profondo…” ed io son l’unico al mondo che non ha niente da dire.


Autore Marino Moretti