martedì 15 maggio 2012

Dark Shadows

Sono andata al cinema a vedere Dark Shadows, l'ultimo film diretto da Tim Burton, che ha per protagonista l'affascinante vampiro Johnny Depp alias Barnabas Collins. In più di un'occasione ho pensato a questo quadro:


Caspar_David_Friedrich(Autore Caspar David Friedrich Titolo Viandante sul mare di nebbia - 1818)


l'immagine affiorava nitida nella mia memoria però non ricordavo il titolo, l'autore. Era stato utilizzato per la copertina di un romanzo.  Ho provato a cercare su google, digitando: "uomo appoggiato a un bastone davanti al mare in tempesta". L'ho trovato. Mi sembra un'immagine così forte, ricca di suggestioni. Un uomo dinanzi alla tempesta, il volto celato, in attesa o smarrito in una riflessione. Lo sconforto, il rimestare dei ricordi. Più storie si intrecciano in questa immagine. E' Barnabas Collins l'uomo del  ritratto? Io ne ho avuto l'impressione.

lunedì 14 maggio 2012

Quello che non ho

Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.

Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.

Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.

Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.

Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.

Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.

Quello che non ho...


(Fabrizio De Andrè)

martedì 8 maggio 2012

4 minuti

Pensavo di voler scrivere, raccontare storie, inventare mondi eppure le parole non arrivano, le frasi non scorrono. Ogni cosa è riarsa. Non so se è la sindrome della pagina bianca, del post a metà che rimane bozza per mesi e infine cade nell'oblio però mi manca avere un'idea che fiorisce nei momenti più impensati.  Cercare di tenerla a mente finchè non incontro un foglio di carta e una matita. Ripetermi il racconto per non lasciarlo volare via, testarne il ritmo, limarlo, inventare agganci, svolte che lo rendano più articolato.  Tempo scaduto